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Top Chinese open AI models in 2025: ranking & insights

Punti salienti dell'articolo:
  • Modelli AI open cinesi guidano le release del 2025
  • DeepSeek e Qwen al centro dell'ecosistema open
  • DeepSeek: ricerca applicata e GRPO come leva di miglioramento
  • Qwen: ampia disponibilità di formati e taglie MLX/GGUF
  • Kimi (Moonshot) e Zhipu competono vicino al vertice
  • MiniMax spicca per finestra contestuale 1M con hybrid attention
  • Skywork e OpenGVLab rilasciano dataset e modelli specializzati
  • Tencent Hunyuan efficace ma con licenze restrittive
  • ByteDance Seed focalizzata su artifact di ricerca
  • Scegliere modello: licenza, formato e supporto comunitario
Top Chinese open AI models in 2025: ranking & insights

Introduzione

I modelli AI open cinesi stanno ridefinendo il panorama dell'AI nel 2025: modelli AI open cinesi come DeepSeek e Qwen hanno spinto un'accelerazione nelle release e nella disponibilità di pesi e tool per la comunità. Questo articolo analizza i laboratori principali, le loro strategie, punti di forza e le implicazioni pratiche per ricercatori e aziende.

Contesto dei modelli AI open cinesi

Negli ultimi mesi il mercato ha visto una serie di rilasci aperti ad alta qualità: oltre ai nomi più noti (DeepSeek, Qwen, Zhipu), esiste una lunga coda di provider che contribuiscono con modelli, VLM, generatori multimediali e dataset. La crescita è guidata sia da startup “AI tigers” sia da bracci di ricerca di grandi aziende (es. ByteDance Seed).

I leader in prima linea

DeepSeek

DeepSeek è emersa con release di grande impatto (V3, R1) e con approccio orientato alla ricerca applicata: sperimentazioni interne come DeepSeekMath e l’algoritmo GRPO (Group Relative Policy Optimization) hanno alimentato miglioramenti di prodotto. Nota per la licenza permissiva e l’esposizione di catene di ragionamento, DeepSeek ha rallentato la frequenza di rilascio dopo alcuni update importanti ma resta punto di riferimento per performance e adozione commerciale.

Qwen (Alibaba)

Tongyi Qianwen offre una linea estesa di modelli (Qwen 2.5, Qwen 3) e copre l'intero stack: LLM, VLM, embedding e codice. I punti distintivi sono la disponibilità di modelli in formati locali (MLX, GGUF), strumenti CLI e la gamma di taglie pensata per ricerca e PMI; questo ha favorito diffusione e integrazione in progetti di sviluppo.

Competitori vicini al vertice

Moonshot AI (Kimi)

Moonshot (Kimi) ha iniziato con modelli chiusi e poi ha aperto alcune linee dopo le uscite di R1; il modello K2 è stata una “run” sperimentale di grande impatto, con uso di ottimizzatori sperimentali come Muon.

Zhipu / Z.AI

Zhipu ha rilasciato GLM-4.5 e GLM-4.5V, modelli MoE capaci nelle loro classi; l'organizzazione spazia dal testo alla generazione immagine/video, avvicinandosi a un’offerta multi-prodotto.

Progetti da segnalare

  • StepFun: pivot verso open release, flagship VLM Step3 e modelli multimediali.
  • Tencent (Hunyuan): focus su video e 3D ma con licenze restrittive che limitano l'adozione open.
  • RedNote (Xiaohongshu): rilascio di modelli OCR molto efficaci, strategia open ancora in definizione.
  • MiniMax: Minimax-Text-01 con finestra contestuale 1M tramite hybrid attention; parte media di stack rimane proprietaria.
  • OpenGVLab / InternLM: forte legame accademico, InternVL serie per visione con backend Qwen in versioni recenti.
  • Skywork: costruisce agenti di produttività e spesso affina modelli esistenti anziché pretrainare da zero; pubblica anche dataset di preferenze e ragionamento.

Sul fronte della ricerca e crescita

ByteDance Seed è un centro R&D che pubblica ricerca di alto profilo ma al momento tende più a rilasciare artifact di ricerca che a seguire una strategia di rilascio Llama-style. Nel complesso, la scena open cinese unisce laboratori commerciali e bracci accademici, con impatti sia su produzione che su avanzamento scientifico.

Implicazioni pratiche per aziende e ricercatori

  1. Valutare modelli per dimensione e formato (MLX/GGUF) per deployment locale.
  2. Preferire modelli con licenze permissive quando si richiede adattamento e redistribuzione.
  3. Considerare trade-off tra performance frontier (DeepSeek, Qwen) e supporto/strumenti (Qwen per CLI e formati locali).
  4. Monitorare dataset e rilasci secondari (es. Skywork) per segnali di adozione e compatibilità.

Conclusione

Il 2025 mostra un ecosistema cinese di modelli open maturo e in rapida evoluzione: alcuni laboratori guidano per impatto e adozione, altri innovano su aspetti specifici (context window, VLM, optimizer). Per chi integra AI in produzione è essenziale valutare licenze, formati e supporto della comunità oltre alla sola performance.

FAQ

Qui le risposte pratiche alle domande più rilevanti sui modelli AI open cinesi.

  1. Come scelgo un modello AI open cinese per uso produttivo? Valuta la licenza, il formato (MLX/GGUF), la dimensione e la disponibilità di risorse di supporto; preferisci modelli con release recenti e una base utenti attiva.
  2. Quali rischi comporta usare modelli AI open cinesi in azienda? I rischi principali sono vincoli di licenza, mancata compatibilità con stack locale e variazioni di performance in produzione; testare in ambiente controllato riduce l'esposizione.
  3. DeepSeek e Qwen: quale scegliere per sperimentazione di ricerca? Per ricerca ad alte prestazioni preferire DeepSeek; per esperimenti su diversi task, tooling e deployment locali Qwen offre più formati e taglie.
  4. Come misuro il costo di integrazione di un modello AI open cinese? Misura effort per conversione formato, latenza e custo computazionale di inference, costi di adattamento e compliance legale; stimare con PoC brevi.
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