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Il CEO di BofA: L'IA spinge il PIL USA 2026 (+2,4%) e il rischio bolla è contenuto

Punti salienti dell'articolo:
  • Previsione PIL USA 2026 alzata al 2,4% (dal 2,0%) grazie all'impatto 'marginale ma forte' dell'IA.
  • BofA vede rischio bolla limitato: l'esposizione è concentrata su Hyperscalers solvibili, non su startup.
  • Record leasing Data Center (7,4 GW nel Q3 2025) valida la tesi della sicurezza basata sulla durata dei contratti.
  • L'IA interna (Erica) supera i 3 miliardi di interazioni e taglia del 50% le chiamate all'assistenza IT.
  • Il CEO Moynihan conferma: l'IA sta diventando un motore macroeconomico misurabile.

Introduzione

Brian Moynihan, CEO di Bank of America, ha ufficializzato una revisione al rialzo delle stime di crescita degli Stati Uniti, proiettando il PIL 2026 al 2,4% (contro il 2% stimato per il 2025). La causa principale non è un generico ottimismo di mercato, ma un fattore misurabile: l'intelligenza artificiale. In un'intervista rilasciata questa settimana (Dicembre 2025), Moynihan ha dichiarato che l'IA sta passando dalla fase sperimentale a quella di motore economico: "L'IA sta ingranando sempre di più... ha un impatto marginale che è piuttosto forte".

Per la seconda banca più grande d'America, questo delta dello 0,4% nel PIL equivale a oltre 100 miliardi di dollari di attività economica aggiuntiva, segnalando che gli investimenti in infrastrutture (Data Center e Chip) si stanno traducendo in produttività reale.

Analisi e Dettagli

Il Paradosso della "Concentrazione Sicura"

Il punto più controintuitivo dell'analisi di Moynihan riguarda il rischio bolla. Contrariamente alla logica tradizionale, che vede nella concentrazione un pericolo, il CEO sostiene che il rischio per l'economia è "relativamente limitato" proprio perché il settore è dominato da un "gruppo ristretto di aziende".

I dati di mercato supportano questa tesi difensiva bancaria:

  • Qualità del Credito: BofA non sta finanziando startup AI speculative prive di asset, ma colossi con bilanci solidi (Hyperscalers come Oracle, Microsoft, Meta).
  • Durata dei Contratti: Moynihan ha sottolineato l'importanza della "durata del contratto". Nel Q3 2025, il leasing di data center ha toccato il record di 7,4 GW (più di tutto il 2024 combinato). Questi contratti sono spesso blindati per 10-15 anni, trasferendo il rischio dall'infrastruttura al tenant (l'inquilino). Se OpenAI dovesse fallire, il data center rimarrebbe un asset fisico affittato da Oracle o Microsoft, garantendo il rientro del prestito per la banca.

ROI Interno: Il Caso Erica

Mentre analizza il mercato, BofA utilizza i propri dati interni come proof of concept. L'assistente virtuale Erica ha superato il traguardo storico di 3 miliardi di interazioni totali (agosto 2025), gestendo ora una media di 58 milioni di contatti al mese. La capacità di risposta è quadruplicata: da 200 a circa 800 tipologie di domande.

L'impatto sui costi è diretto: l'uso interno dell'IA ha ridotto le chiamate al service desk IT del 50%, dimostrando come l'"Augmented Intelligence" citata da Moynihan stia effettivamente comprimendo le spese operative (Opex) su larga scala.

Impatto sul Mercato / Competitor

La posizione di BofA traccia una linea netta tra Rischio Sistemico e Rischio Venture:

  • Banche (Basso Rischio): Protette da asset fisici e controparti investment-grade. Anche in uno scenario di "Tech Pull-back" (scoppio della bolla), l'esposizione di BofA è verso chi possiede l'infrastruttura, non verso chi sviluppa i modelli.
  • Ecosistema VC (Alto Rischio): Il vero pericolo risiede nel mercato secondario e nel software enterprise che non possiede asset fisici. Se l'hype scende, le valutazioni crollano, ma i prestiti bancari sui data center rimangono performanti grazie ai contratti a lungo termine.

Questa visione contrasta con gli avvertimenti di alcuni analisti (come quelli di Jefferies o parti di Goldman Sachs nel 2024) che vedevano nella spesa CapEx un buco nero. Moynihan sta scommettendo che la fase di costruzione (Build-out) durerà ancora anni, sostenendo il PIL fino al 2026.

Conclusione

Bank of America sta dicendo ai mercati che l'IA non è una scommessa da casinò, ma un'utility industriale in espansione. Alzando il target del PIL al 2,4%, Moynihan mette la reputazione della banca sulla capacità dell'IA di generare flussi di cassa reali, non solo valutazioni azionarie. Per gli investitori, il messaggio è chiaro: la volatilità dei titoli AI è rumore; i contratti infrastrutturali decennali sono il segnale.

FAQ

Perché BofA ha alzato le stime del PIL USA per il 2026?

BofA prevede una crescita del 2,4% (rispetto al 2% del 2025) attribuendo l'accelerazione agli investimenti in Intelligenza Artificiale, che stanno iniziando a generare un impatto economico tangibile e misurabile oltre il semplice hype tecnologico.

Cosa intende Moynihan per "rischio limitato" di bolla AI?

Il CEO sostiene che, essendo il settore concentrato in poche grandi aziende (Hyperscalers) con bilanci solidi, il rischio di contagio per l'economia generale è basso. Le banche finanziano infrastrutture con contratti a lungo termine, non startup speculative.

Quali sono i numeri dell'IA interna di Bank of America (Erica)?

L'assistente virtuale Erica ha superato i 3 miliardi di interazioni totali nell'agosto 2025, gestendo 58 milioni di contatti al mese e rispondendo a circa 800 tipologie di domande, riducendo inoltre del 50% le chiamate interne all'assistenza IT.

Come protegge BofA i suoi prestiti nel settore AI?

La banca si focalizza sulla "durata del contratto" e sulla leva finanziaria. I prestiti sono spesso legati a data center con contratti di affitto decennali firmati da colossi tech (come Microsoft o Oracle), garantendo la solvibilità anche se il settore dovesse rallentare.

Introduzione Brian Moynihan, CEO di Bank of America, ha ufficializzato una revisione al rialzo delle stime di crescita degli Stati Uniti, proiettando il PIL Evol Magazine