Introduzione
L'intelligenza artificiale sta ridefinendo il mercato del lavoro in modo radicale, e le posizioni entry-level sono le prime a subire l'impatto. Una ricerca globale condotta da IDC e commissionata da Deel rivela che due terzi delle organizzazioni mondiali prevedono di rallentare le assunzioni di personale junior nei prossimi anni. Lo studio, che ha coinvolto 5.500 leader aziendali in 22 paesi e molteplici settori, mostra come l'automazione stia già modificando la struttura tradizionale del lavoro e i percorsi di carriera.
Contesto della Ricerca
L'InfoBrief di IDC intitolato "AI at Work: The Role of AI in the Global Workforce" ha esaminato le prospettive di responsabili aziendali provenienti da Stati Uniti, Canada, Cina, India, Regno Unito, Australia e Brasile. I settori rappresentati includono tecnologia, finanza, sanità, retail, logistica, istruzione e pubblica amministrazione. La ricerca, condotta a settembre 2025, fotografa una trasformazione in atto che non risparmia alcuna industria.
Quasi tutte le organizzazioni intervistate hanno già iniziato a implementare strumenti di AI, con il 91% che riporta cambiamenti significativi o la completa scomparsa di alcune responsabilità lavorative. Le mansioni più colpite sono quelle routinarie e ripetitive, tradizionalmente affidabili a personale entry-level come punto di ingresso nel mondo del lavoro.
L'Impatto dell'AI sulle Assunzioni Entry-Level
Il dato più allarmante riguarda le prospettive di assunzione: il 67% delle aziende globali prevede di rallentare significativamente l'inserimento di personale junior. Questo fenomeno non rappresenta una semplice contrazione temporanea, ma una trasformazione strutturale del mercato del lavoro. La tradizionale scala gerarchica che permetteva ai neolaureati o ai giovani professionisti di iniziare da posizioni operative per poi salire la scala aziendale sta perdendo rilevanza.
Il 71% dei leader intervistati prevede maggiori difficoltà nel formare e reclutare futuri dirigenti proprio a causa della riduzione dei percorsi di apprendimento entry-level. Parallelamente, il 69% afferma che i dipendenti junior avranno meno opportunità di formazione sul campo, un elemento tradizionalmente cruciale per lo sviluppo professionale.
"L'AI non è più emergente, è pienamente qui. Sta ridisegnando come lavoriamo e come operano le aziende."
Nick Catino, Responsabile Globale delle Politiche presso Deel
La Trasformazione delle Competenze Richieste
Un aspetto sorprendente emerso dalla ricerca riguarda la svalutazione delle credenziali tradizionali. Solo il 5% delle organizzazioni considera ancora essenziale una laurea universitaria per i ruoli junior. Le aziende stanno invece privilegiando competenze trasversali come comunicazione efficace, pensiero critico e capacità tecniche specifiche.
Questo cambiamento radicale riflette una nuova concezione del valore professionale: non più basata su titoli accademici, ma su abilità concrete e adattabilità. Due aziende su tre hanno già investito in programmi di formazione specifici sull'AI per aiutare i dipendenti a sviluppare nuove competenze, sebbene molte organizzazioni citino ostacoli significativi come budget limitati, scarso coinvolgimento dei partecipanti e carenza di formatori esperti.
Le Sfide dell'Integrazione AI
Nonostante l'adozione massiccia, l'integrazione dell'intelligenza artificiale presenta sfide concrete. Quasi la metà delle organizzazioni (circa il 50%) segnala che sistemi informatici obsoleti stanno rallentando l'implementazione delle tecnologie AI. Il 43% indica inoltre una carenza critica di talenti specializzati in intelligenza artificiale.
Per attrarre questi professionisti, molte aziende offrono incentivi sostanziali:
- Premi salariali fino al 50% o superiori rispetto alle posizioni tradizionali
- Accesso a strumenti e tecnologie all'avanguardia
- Percorsi di carriera chiaramente definiti e accelerati
- Opportunità di lavorare su progetti innovativi
Implicazioni per il Futuro del Lavoro
La ricerca evidenzia una trasformazione che va oltre la semplice automazione. L'AI sta ridefinendo i percorsi di carriera tradizionali, eliminando gradini intermedi che per decenni hanno costituito la base della crescita professionale. Questo crea un paradosso: mentre le aziende necessitano di leader futuri, stanno simultaneamente eliminando i percorsi formativi che tradizionalmente producevano quella leadership.
Nick Catino sottolinea l'urgenza della situazione: non si tratta più di rimanere competitivi, ma di restare operativi nel mercato. Sia i lavoratori che le aziende devono adattarsi rapidamente a questa nuova realtà, dove le competenze di ieri potrebbero non essere sufficienti per il domani.
Conclusione
La ricerca IDC-Deel offre uno sguardo concreto su una trasformazione già in atto. L'intelligenza artificiale non è più una tecnologia futuristica, ma una realtà che sta ridisegnando fondamentalmente il mercato del lavoro. Le posizioni entry-level, storicamente il punto di ingresso per milioni di lavoratori, si stanno contraendo rapidamente mentre le aziende automatizzano compiti routinari e ridefiniscono le competenze necessarie.
Per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, questo significa dover sviluppare competenze più sofisticate fin dall'inizio, senza poter contare sulla gradualità dei percorsi tradizionali. Per le aziende, rappresenta la sfida di formare leader futuri senza i tradizionali gradini formativi. La capacità di adattamento e apprendimento continuo diventa quindi non più un vantaggio competitivo, ma una necessità fondamentale per la sopravvivenza professionale.
FAQ
Quante aziende prevedono di ridurre le assunzioni entry-level a causa dell'AI?
Il 67% delle organizzazioni globali prevede di rallentare le assunzioni di personale entry-level nei prossimi anni, secondo la ricerca IDC condotta su 5.500 leader aziendali in 22 paesi.
Quali competenze sono più richieste dalle aziende nell'era dell'AI?
Le aziende privilegiano ora comunicazione efficace, pensiero critico e capacità tecniche specifiche rispetto alla laurea universitaria, considerata essenziale solo dal 5% delle organizzazioni per ruoli junior.
L'AI ha già modificato le responsabilità lavorative nelle aziende?
Sì, il 91% delle organizzazioni riporta che le responsabilità lavorative sono cambiate o sono scomparse a causa dell'AI, con le mansioni routinarie particolarmente colpite dall'automazione.
Quali sono le principali sfide nell'integrazione dell'AI in azienda?
Il 50% delle organizzazioni cita sistemi obsoleti come ostacolo principale, mentre il 43% indica la carenza di talenti specializzati in AI come problema critico per l'implementazione.
Come stanno rispondendo le aziende alla necessità di competenze AI?
Due terzi delle organizzazioni hanno già investito in programmi di formazione specifici sull'AI, mentre molte offrono premi salariali fino al 50% superiori per attrarre specialisti.
I giovani dipendenti avranno meno opportunità di formazione sul campo?
Il 69% dei leader aziendali afferma che i dipendenti junior avranno meno opportunità di apprendimento sul campo, compromettendo i percorsi tradizionali di sviluppo professionale.
Fonte: IDC InfoBrief "AI at Work: The Role of AI in the Global Workforce", commissionato da Deel, settembre 2025