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OpenAI raggiungerà un ricercatore AI autonomo entro il 2028

Punti salienti dell'articolo:
  • OpenAI punta a un ricercatore IA autonomo entro il 2028, con stage intermedio nel 2026
  • Investimento di $1.4 trilioni in 30 gigawatt di infrastrutture per supportare l'ambizione
  • Nuova struttura di public benefit corporation consente raccolta di capitale aggressiva
  • Test time compute e innovazione algoritmica sono le due leve strategiche principali
  • La Fondazione non-profit manterrà controllo del 26% e $25 miliardi per ricerca su malattie
  • Modelli attuali già eguagliano umani in Olimpiadi Matematica entro 5 ore
  • Superintelligenza prevista entro meno di un decennio, secondo il chief scientist Pachocki
OpenAI raggiungerà un ricercatore AI autonomo entro il 2028

Introduzione

OpenAI ha annunciato un traguardo ambizioso: raggiungere un ricercatore AI autonomo entro il 2028. Durante un livestream, il CEO Sam Altman e il chief scientist Jakub Pachocki hanno illustrato una roadmap che prevede progressi significativi nei sistemi di deep learning, da un assistente di ricerca interno fino a un'entità completamente automatizzata capace di gestire progetti di ricerca su larga scala.

La Roadmap di OpenAI verso l'IA ricercatrice

OpenAI traccia un percorso a due tappe principali. La prima prevede un assistente di ricerca a livello di stagista entro settembre 2026, seguito da una versione completamente autonoma entro il 2028. Secondo Pachocki, questo "sistema sarà capace di consegnare autonomamente progetti di ricerca su scala più ampia", rappresentando un salto qualitativo nella capacità delle macchine di operare in ambiti complessi.

Il Ruolo del Calcolo e dell'Innovazione Algoritmica

Il raggiungimento di questi obiettivi poggia su due strategie fondamentali: l'innovazione algoritmica continua e l'aumento drammatico del "test time compute", cioè il tempo che i modelli dedicano alla riflessione sui problemi. I modelli attuali gestiscono compiti con un orizzonte temporale di circa cinque ore e già eguagliano i migliori performer umani in competizioni come le Olimpiadi Internazionali di Matematica. Pachocki prevede un'espansione rapida di questo orizzonte.

Per scoperte scientifiche maggiori, OpenAI ritiene valido dedicare interi data center di potenza computazionale a un singolo problema, accelerando significativamente il percorso verso scoperte rivoluzionarie.

Ristrutturazione Legale e Nuovi Finanziamenti

La transizione di OpenAI a società a beneficio pubblico (public benefit corporation), annunciata lo stesso giorno, riflette l'impegno a finanziare questa ambizione. La nuova struttura consente una raccolta di capitali più aggressiva, liberando l'azienda dai vincoli della sua origine no-profit. OpenAI ha già sottoscritto un impegno di 30 gigawatt di infrastrutture, corrispondente a 1,4 trilioni di dollari nei prossimi anni.

Crucialmente, la Fondazione OpenAI non-profit manterrà il controllo del 26% della società for-profit e guiderà la ricerca scientifica. La fondazione ha inoltre assicurato 25 miliardi di dollari da impiegare per curare malattie attraverso l'IA, supervisionando la ricerca e le iniziative di sicurezza.

"Riteniamo possibile che i sistemi di deep learning siano a meno di un decennio dall'intelligenza superintelligente."

Jakub Pachocki, Chief Scientist, OpenAI

Implicazioni per la Ricerca Scientifica

Se realizzato, un ricercatore IA autonomo potrebbe rivoluzionare il ritmo dell'innovazione scientifica. I benefici ipotizzati includono:

  • Scoperte accelerate in medicina, fisica e sviluppo tecnologico
  • Capacità di affrontare problemi oltre le attuali competenze umane
  • Riduzione dei tempi di ricerca-sviluppo in settori critici
  • Potenziale per micro-breakthrough incrementali difficili da conseguire manualmente

Superintelligenza: L'Orizzonte 2030

Pachocki ha anche menzionato un traguardo ancora più ambizioso: la superintelligenza entro il 2030. Definita come sistemi "più intelligenti degli umani in un ampio numero di azioni critiche", rappresenterebbe un punto di svolta nella storia dell'intelligenza artificiale.

Altman ha sottolineato che la nuova struttura crea un quadro per sostenere questa timeline aggressiva mantenendo un impegno verso lo sviluppo responsabile dell'IA, bilanciando ambizione tecnologica e considerazioni etiche.

FAQ

Quando avremo un ricercatore IA autonomo secondo OpenAI?
OpenAI prevede di raggiungere un ricercatore IA completamente autonomo entro il 2028, con una tappa intermedia (assistente di ricerca a livello stagista) fissata per settembre 2026.

Qual è la differenza tra un assistente di ricerca IA e un ricercatore IA autonomo?
L'assistente di ricerca IA sarà capace di supportare compiti specifici ma sotto supervisione, mentre il ricercatore IA autonomo consegnerà progetti interi su scala ampia in modo indipendente.

Come OpenAI raggiungerà questi obiettivi di ricerca IA?
Attraverso due strategie principali: innovazione algoritmica continua e aumento drammatico del "test time compute", permettendo ai modelli di dedicare più risorse computazionali a problemi complessi.

Quanto investirà OpenAI in infrastrutture per il ricercatore IA?
OpenAI ha sottoscritto un impegno di 30 gigawatt di infrastrutture, corrispondente a 1,4 trilioni di dollari nei prossimi anni.

Che ruolo avrà la Fondazione OpenAI non-profit nella ricerca IA?
La Fondazione non-profit manterrà il 26% della società for-profit, guidando la ricerca scientifica e gestendo 25 miliardi di dollari dedicati alle cure tramite IA e alle iniziative di sicurezza.

Cosa significa superintelligenza nel contesto di OpenAI?
Secondo Pachocki, la superintelligenza riguarda sistemi più intelligenti degli umani in un ampio numero di azioni critiche, prevista entro meno di un decennio dal 2024.

Introduzione OpenAI ha annunciato un traguardo ambizioso: raggiungere un ricercatore AI autonomo entro il 2028. Durante un livestream, il CEO Sam Altman e il Evol Magazine
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