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Google Gemini e Gmail: l'IA non viene addestrata sulle tue email

Punti salienti dell'articolo:
  • Google ha smentito ufficialmente che Gemini venga addestrato sulle email di Gmail
  • I report virali sui social media sono stati definiti 'fuorvianti' dall'azienda
  • Nessuna impostazione di Gmail è stata modificata automaticamente per l'IA
  • Le 'funzionalità intelligenti' di Workspace non implicano il training dei modelli
  • Bisogna diffidare degli allarmismi non verificati sui social media
  • Google promette annunci chiari in caso di future modifiche alle policy
Google Gemini e Gmail: l'IA non viene addestrata sulle tue email

Introduzione

Negli ultimi giorni, un'ondata di preoccupazione ha attraversato i social media riguardo alla privacy su Gmail. Diversi report virali hanno suggerito che Google avesse iniziato a utilizzare le email degli utenti per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale, come Google Gemini. Tuttavia, è arrivata una smentita ufficiale: Big Tech ha etichettato queste affermazioni come "fuorvianti", rassicurando gli utenti sulla gestione dei loro dati personali.

Contesto: L'origine della confusione

Tutto è nato da una serie di post divenuti virali su piattaforme come X (ex Twitter), che accusavano Google di aver attivato automaticamente un'opzione per l'addestramento dell'IA attraverso le "funzionalità intelligenti" di Workspace. La notizia è stata ripresa anche da alcune pubblicazioni di settore, come Malwarebytes (che ha successivamente corretto il tiro), amplificando il timore che la corrispondenza privata venisse data in pasto agli algoritmi.

La situazione ha costretto Google a intervenire direttamente tramite l'account Twitter di Gmail venerdì scorso, chiarendo che le funzionalità citate non sono nuove e non comportano l'uso dei dati per il training dei modelli generativi.

La Smentita di Google: I Dati sono al sicuro

Google ha confermato esplicitamente che i messaggi di Gmail non vengono utilizzati per addestrare Gemini.

La posizione dell'azienda è netta, anche se il termine "fuorvianti" lascia spazio a diverse interpretazioni tecniche. Tuttavia, prendendo la dichiarazione alla lettera, emergono tre punti fondamentali:

  • I messaggi Gmail non sono usati per il training di Gemini.
  • Nessuna impostazione utente è stata modificata di nascosto per abilitare tale addestramento.
  • In caso di modifiche future ai termini e alle policy, l'azienda promette un annuncio chiaro e diretto.

"I report sono fuorvianti. I messaggi di Gmail non sono usati per addestrare Gemini e nessuna impostazione è stata modificata per permetterlo."

Team Google / Gmail

Il problema della disinformazione sui Social

È comprensibile che gli utenti siano diffidenti nei confronti delle grandi aziende tecnologiche, considerando che in alcuni contesti la raccolta dati per l'IA avviene realmente. Tuttavia, questo episodio evidenzia un problema parallelo: la diffusione di allarmismi non verificati.

I post che hanno scatenato il panico ricordano le catene di Sant'Antonio degli anni 2010 (come i meme "condividi per fermare Facebook"). Oggi, però, c'è un incentivo economico: piattaforme come X permettono di monetizzare i post virali, creando un terreno fertile per notizie sensazionalistiche o truffe basate sulla paura.

Conclusione

Sebbene sia saggio mantenere un sano scetticismo verso le pratiche di Big Tech e fare sempre la dovuta diligenza sulle proprie impostazioni di privacy, è altrettanto importante verificare le fonti. In questo caso specifico, i timori che Gemini stia leggendo le vostre email per imparare a scrivere sono infondati.

FAQ

Ecco le risposte alle domande più frequenti su Google Gemini e la privacy di Gmail.

Introduzione Negli ultimi giorni, un'ondata di preoccupazione ha attraversato i social media riguardo alla privacy su Gmail. Diversi report virali hanno Evol Magazine